Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
30 giugno 2016
Giuseppe Latour

 

La riforma delle sanzioni di Inarcassa torna all'attenzione del Consiglio nazionale dei delegati dell'ente, dopo la bocciatura del ministero del Lavoro. Lo anticipa il presidente Giuseppe Santoro: nel Cnd in programma oggi la revisione del sistema di interessi di mora per i crediti arretrati sarà di nuovo in discussione. 

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Il sistema, approvato all'epoca dal Cnd di Inarcassa, si basava su un impianto più graduale di sanzioni. Per venire incontro agli iscritti sarà abbandonato il modello che vedeva scattare immediatamente una sanzione del 2% mensile (24% annuo) per il mancato pagamento dei contributi. Con una modifica all'articolo 10, comma 1 del Regolamento generale di previdenza 2012 di Inarcassa, allora, la sanzione viene collegata al tempo trascorso, per penalizzare il ritardo reiterato. Entro un anno si paga lo 0,5%, entro due anni l'1%, entro tre anni l'1,5%, entro quattro anni il 2% e oltre si sconta un 60% fisso all'anno. In questo modo, per chi paga entro dodici mesi, il carico passa dal 24% al 6 per cento.

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