Il Sole 24Ore 
7 giugno 2015
Marco Carminati

 

L’Italia è un Paese con un eccezionale concentrato di opere d’arte e con l’onere, la responsabilità e il dovere etico di conservarle al meglio. Ogni danno al patrimonio artistico italiano (il crollo di un muro a Pompei, il distacco di un pezzo d’intonaco agli Uffizi, il danno inflitto a un monumento da un vandalo) trova grande rilievo sui mezzi di comunicazione, ovviamente gettando un’ombra negativa sulla reputazione del nostro Paese. 

Eppure l’Italia è la nazione leader in fatto di tutela, conservazione e restauro, e tale primato d’eccellenza è noto e riconosciuto in tutto il mondo. Per renderlo noto anche agli italiani (che talvolta sembrano non esserne del tutto consapevoli), il Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo ha organizzato a Milano un ciclo di nove incontri dal titolo Conservare per ricordare. Un viaggio tra le eccellenze italiane, fortemente voluto da Ilaria Buitoni Borletti, Sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e realizzato nell’ambito di Expo 2015.

Il ciclo - partito ieri nel Palazzo di Brera (sede di tutti gli incontri) - vede presenti non solo tutti i più qualificati esperti italiani in tema di tutela e conservazione, ma conta sulla presenza di Umberto Eco che terrà una lectio magistralis il 28 giugno.

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