Corriere della Sera
31 gennaio 2015
Arturo Carlo Quintavalle

 

 

Da dove muove la novità dei progetti di Mario Bellini, 80 anni domani portati con sorridente ironia? «Sto progettando un grande impianto sportivo per Qatar 2022 e una città ecologica in Cina da un milione di abitanti, accanto a Zhenjiang che ne ha tre milioni, un arcipelago nel verde; e poi l’Antiquarium del Foro romano dove raccogliere le opere del periodo prima dell’Impero; e ancora il terminal internazionale dell’aeroporto di Fiumicino». 

Tutto questo dopo la National Gallery of Victoria a Melbourne, il Dipartimento delle arti dell’Islam al Louvre, la Deutsche Bank a Francoforte e molto altro, dal Giappone agli Stati Uniti. Certo, Bellini, allievo di Ponti e di Rogers ha una lunga storia: comincia attorno al 1960-1961 lavorando come designer per La Rinascente, poi, dal 1962, per la Olivetti, è consulente per il design. Progettare per lui vuol dire dialogare con l’ambiente e poco importa se si tratta di un mobile o di una architettura nella città. 

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