“Il mio obiettivo è quello di lavorare con lo spazio in modo tale da creare e trasmettere ogni tipo di emozione. Non importa se il mio lavoro piace a tutti: l’importante è l'emozione e la sua trasmissione. L’architettura dovrebbe essere capace di creare sentimenti ed emozioni di ogni tipo, in modo tale da poter essere sia funzionale che emotiva”.

Così l'architetto, designer ed artista Teresa Sapey, vincitrice del premio PIDA alla carriera, attribuito nel corso della nona edizione del Premio Internazionale Ischia di Architettura.

Laureata in architettura al Politecnico di Torino nel 1985, Sapey ha completato il suo percorso di studi a Parigi, dove ha ottenuto la laurea in Belle Arti alla Parson School of Design ed un Master a La Villette. Nel 1990 si è trasferita a Madrid, dove ha fondato il suo studio. Ha preso parte al progetto dell’Hotel Puerta América con il disegno dei parcheggi; in questo progetto hanno preso parte 18 architetti tra cui Jean Nouvel, Arata Isozaki, Norman Foster e Zaha Hadid.

Attualmente presiede una cattedra all’Istituto Europeo di Design di Madrid ed è docente ospite di diverse università internazionali.

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