Continua nel nostro Paese il consumo di suolo: lo spreco continua ad avanzare nelle aree a rischio idrogeologico e sismico e tra le città italiane.

La Sicilia è la regione con la crescita percentuale più alta nelle aree a pericolosità idraulica media. Segnali positivi riguardano la Valle d'Aosta che, con solo3 ettari di territorio impermeabilizzato nell'ultimo anno, è la prima regione italiana vicina all'obiettivo “Consumo di suolo 0” ed il dimezzamento della quantità  di suolo perso in un anno all'interno delle aree protette.

Questi alcuni dei dati contenuti nel Rapporto ISPRA SNPA “Il consumo di suolo in Italia 2020”

Nel 2019, proprio per quanto riguarda le aree protette, sono 61,5 gli ettari di suolo compromesso, valore dimezzato rispetto all'anno precedente, dei quali 14,7 concentrati nel Lazio e 10,3 in Abruzzo.

Lungo le coste, già cementificate per quasi un quarto della loro lunghezza, il consumo di suolo cresce, invece, con un'intensità 2-3 volte maggiore rispetto a quello che avviene nel resto del territorio.

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