Cento anni di vita il 28 settembre e settantacinque dei quali spesi come architetto. Laureato al Politecnico di Milano nel novembre del 1944, si è iscritto all’albo degli architetti veronesi con il numero 17 nel 1945.

Il festeggiamento per il suo 100° compleanno è stato organizzato dall’Ordine degli Architetti di Verona nella sala Zanotto a San Zeno, uno dei tanti luoghi dove Cecchini ha lasciato il segno: si deve a lui la restaurazione del chiostro e delle zone comprese fra la Torre merlata e il chiostro.

In occasione della celebrazione l’Ordine di Verona ha allestito una rassegna di progetti dal titolo. “Scala 1:100” che saranno esposti presso la sede dell’Ordine, ex Magazzini Generali, dal 12 settembre al 4 ottobre.

Libero Cecchini ha lavorato, tra l’altro, alla ricostruzione dei ponti storici di Verona: ponte Castelvecchio e ponte Pietra distrutti durante la ritirata tedesca, ha realizzato piani urbanistici e importanti opere di edilizia pubblica, ma anche scuole, case popolari ed edilizia privata.
Insieme all’impegno di architetto ha svolto l'attività di scultore, creando opere il marmo, in bronzo e in legno oltre ad aver realizzato importanti progetti di restauro monumentale e archeologico,

Libero Cecchini in una delle più recenti interviste ha dichiarato di aver capito che lo spazio architettonico esiste già in natura, il segreto è scoprirlo e considerare l’architettura come uno strumento al servizio dei problemi sociali.

Ai 100 anni di Libero Cecchini il presidente del Cnappc, Giuseppe Cappochin, ha voluto consegnare una targa per esprimere la stima e il ringraziamento per un vita intensamente dedicata ad un mestiere che lo vede ancora generatore di idee e contributi per la promozione dell'architettura.

 

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