"Dopo un primo momento, in cui si è parlato molto del terremoto e delle conseguenze del terremoto, piano piano l'attenzione è diminuita fino quasi a scomparire per cui al momento non c'è una prospettiva di ripartenza seria: si parla sì di ricostruzione, però la cosiddetta ricostruzione pesante di fatto non è iniziata".

È la denuncia di monsignor Renato Boccardo arcivescovo della diocesi di Norcia e Spoleto, per il quale "manca un segnale serio e concreto di ripresa, per cui di conseguenza cresce nel sentimento popolare non soltanto la delusione ma direi quasi la rassegnazione".

Boccardo auspica che "il nuovo governo metta davvero tra le priorità della sua azione un'attenzione privilegiata ai luoghi del terremoto, a queste popolazioni che ormai da tre anni portano il peso di una situazione che sta diventando sempre più pesante. Se facciamo il paragone con Genova, vediamo come per il ponte c'è stato un convergere di interessi e di iniziative e qui noi siamo lontani dal vedere non dico la stessa attenzione ma almeno qualcosa di simile".

L'arcivescovo di Norcia chiede anzitutto di "facilitare al massimo le procedure, le autorizzazioni, i permessi per la ricostruzione delle case e per il loro restauro, in modo tale che la gente possa ritrovare la propria casa e viverci con serenità e sicurezza”.


                                             

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