Il 23% dei Comuni italiani "non ha Piani di Emergenza Comunali" contro i rischi ambientali come terremoti o rischio idrogeologico" eppure, solo riguardo i sismi, "negli ultimi  due secoli nel nostro Paese siamo arrivati a contare 150mila vittime". E' Adriana Cavaglià, Coordinatore della Commissione Protezione Civile  del Consiglio Nazionale dei Geologi, a riferire il quadro, alla vigilia del Primo Congresso Nazionale di tutti i Geologi italiani  "Negli ultimi due secoli - riferisce Caviglià- solo i tanti terremoti  registrati hanno causato 150 mila vittime e provocato la distruzione di parte del patrimonio storico ed artistico del nostro Paese". "Non possiamo non ricordare -afferma la geologa- che quest'anno ricorre il 40° anniversario del catastrofico terremoto del Friuli, che rase al suolo interi centri abitati provocando quasi mille vittime, ed il 50° dell'alluvione di Firenze che causò ingenti danni, mettendo a rischio l'inestimabile patrimonio artistico e culturale del Capoluogo toscano”."La legge n. 225/1992 (successivamente modificata dalla legge n. 100/2012) ha introdotto per la prima volta l'obbligo per i Comuni di dotarsi di adeguata Pianificazione di Emergenza che  -prosegue Cavaglià- recepisce le attività di previsione e prevenzione, e rappresenta la risposta dell'Ente Locale ad una situazione di emergenza". La ricognizione avviata dal Dipartimento della Protezione Civile per  conoscere quanti e quali Comuni italiani hanno un Piano di Emergenza  (Pec) sulla base dei dati forniti dalle Regioni e dalle Province Autonome, evidenzia che, al 18 settembre 2015, su 7.954 Comuni delle 20 Regioni, ben 6.159 dispongono di un Piano di  Emergenza, corrispondente al 77% del totale considerato. Il il 23% dei Comuni italiani sono sprovvisti di Pec e quindi, di fatto,  non sono in grado di gestire una qualsiasi forma di emergenza.mCaviglià rileva ancora che "solo 8 Regioni, pari al 40%, dispongono di un Piano di Protezione Civile Regionale più o meno  aggiornato ed adeguato alle normative vigenti.

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