"Edifici assolutamente non consoni ad ospitare persone; un esercito che presidia muri morti e una impresa appaltatrice che sta eseguendo lavori di manutenzione e rifacimento di una struttura dal progetto discutibile e che da febbraio non riceve fondi per pagare gli stipendi. Quasi due milioni di euro di spese - una cifra orbitante per - per la risistemazione del luogo".


Così l'onorevole Serena Pellegrino della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, dopo avere visitato il Centro di accoglienza e Centro di identificazione ed espulsione di Lampedusa, ed a margine della ''Festa dell'Architetto'' in corso di svolgimento a Lampedusa, tutta dedicata ai temi dell'architettura dell'accoglienza e dell'accoglienza.

"I 55 milioni annui che vengono destinati ai centri di identificazione e di espulsione potrebbero invece essere investiti per una seria ed onesta accoglienza diffusa risistemando i beni di tutto il patrimonio immobiliare italiano. Le risorse professionali e la rete delle piccole e medie imprese aspettano solo di essere coinvolte in scelte politiche che consentirebbero di moltiplicare il volano economico che da ciò ne deriverebbe."

 

 

Lampedusa, 14 giugno 2014

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