Il Presidente del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Francesco Miceli, intervistato da Francesco Alessandria per il magazine economico finanziario Italia Informa, individua gli "asset fondamentali per il rilancio del Paese" nella cultura, istruzione, ricerca e innovazione: "sono i principi che l’Europa ha lanciato attraverso il New European Bauhaus per costruire un ponte tra scienza e tecnologia, da una parte, e arte, architettura e cultura, dall’altra.

Il fine è quello di riunire i saperi per far diventare realtà la transizione ecologica: ma solo se cultura, tecnologia e innovazione procedono di pari passo si potranno creare le premesse per la ripresa del Paese".

Per il Presidente Miceli, occorre però evitare "che la gestione dell’operazione del Recovery Plan - che prevede una serie di impegni tra investimenti, obiettivi da raggiungere e tempi molto ridotti - alla fine offuschi quello che è il cuore centrale del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che è il tema della costruzione della transizione ecologica".
In questo ambito, i temi che Miceli ritiene più importanti sono "sicuramente la digitalizzazione, la modernizzazione del Paese e le grandi infrastrutture, di cui il 40% al Sud. Spero che sia così - ha poi aggiunto - perché l’Italia potrà essere competitiva a livello internazionale soltanto se riuscirà a far crescere il Sud. L’elemento cardine in tutto questo è l’utilizzo delle risorse insieme al superamento delle barriere burocratiche verso una effettiva semplificazione".
 
Spostando l'attenzione sulla rivisitazione di alcune funzioni della città, che la pandemia ha inevitabilmente imposto, Miceli crede che sia "fondamentale il concetto di rigenerazione urbana, che deve coniugare ambiente e sviluppo, efficienza e inclusione sociale". 
 
Nell'intervista si parla, inoltre, di Rigenerazione Urbana, di una auspicata nuova legge urbanistica, di Superbonus, del decreto Legge Reclutamento e di smart working.
 

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