A nome del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori tutto, giunga alla famiglia e ai colleghi il nostro caro ricordo.

Una vita dedicata all'insegnamento universitario, ed al servizio delle istituzioni, sempre con uno sguardo verso il futuro. Così può essere riassunta la vita dell’architetto Renata Bizzotto, che è stata tra le prime donne degli anni ‘60 a laurearsi architetto, iniziando poi a collaborare con studi di architettura di grande rilievo, quali quelli di Plinio Marconi e di Achille Petrignani.

Dal 1974 ha iniziato la carriera universitaria, fino a divenire professore ordinario, presso la Facoltà di Ingegneria, ruolo che ha ricoperto fino al 2007, come titolare della Cattedra di Disegno dell'Architettura II, del Laboratorio progettuale II, di Rilievo dell'Architettura, oltre ad essere relatrice di tesi di laurea in recupero e restauro.

L'architetto Bizzotto ha speso gran parte della sua vita professionale nelle Istituzioni, per le quali si è profusa con impegno e dedizione.

Dal 1975, ha ricoperto tutti gli incarichi di prestigio all’interno dell’Ordine degli Architetti di Roma: Direttrice della rivista AR, Segretario, Vice Presidente e Presidente, prima donna, finora unica, a ricoprire questa carica nella storia ordinistica di Roma. In quest'ultimo ruolo, ha organizzato, in collaborazione con il Ministero degli Esteri, la prima mostra itinerante “Architettonicum” in quasi tutte le capitali dell’Est Europeo.

Negli anni '80 è stata la prima promotrice della “memoria”, con l’istituzione degli Archivi di Architettura, in quanto “senza memoria, non c’è conservazione né futuro”. Il suo impegno si è incentrato poi, con la Presidenza del Consiglio, sull’ “Archivio Donne Alta Qualificazione” e in collaborazione con il Ministero delle Pari Opportunità, promuove le “Donne Architetto”.

Parallelamente, partecipa attivamente al mondo associazionistico femminile per la promozione e valorizzazione delle donne nella professione.

Nel 1990 è stata uno dei Soci Fondatori del Cesarch, Centro Studi degli Architetti di Roma. La ricorda l’arch. Amedeo Schiattarella, che dopo essere stato segretario del Consiglio degli Architetti P.P.C. di Roma e Provincia sotto la sua presidenza, ne ha raccolto il testimone e, nel successivo ruolo di presidente, di concerto con Renata, ha profondamente innovato il concetto stesso di Ordine con la creazione della Casa dell’Architettura, della casa editrice, della libreria, affidandole dal 2003 al 2007 la presidenza della prestigiosa sede dell’Acquario Romano, società partecipata dell’OAR, dove Renata crea il Dipartimento di Video comunicazione organizzando programmi radiofonici come “L’Era Urbana” di venti puntate sullo sviluppo della città contemporanea, programmi televisivi come i cinque incontri dalla Biennale di Venezia, serie televisiva come “Mi chiamo città” con RAInew24, e radiofoniche, come “Fatti minimi”.

Nel 1997 è stata eletta al Consiglio Nazionale e, riconfermata per due mandati assumendo anche il ruolo di Presidente del Dipartimento Formazione e Ricerca Scientifica. La ricordano con commozione i due amici cari, l’architetto Giancarlo Busiri Vici presidente del Consiglio Nazionale nei primi anni ’80 e il prof. architetto Pietro Ranucci, anche lui consigliere nazionale.

Nel 2009 le è stata affidata la responsabilità del Centro di Documentazione Multimediale e di videocomunicazione – DOMUVICO, per la capacità di proiettarsi sempre oltre i tempi attuali.

L’architetto Renata Bizzotto è stata una donna e una professionista dedita alla tutela della professione, promuovendo con caparbietà e competenza quel cambiamento che oggi, grazie al suo contributo, si sta maturando.

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