Il caldo anomalo degli ultimi giorni fa seguito ad un 2022 che si classifica ora ufficialmente come l’anno più bollente mai registrato prima in Italia con una temperatura media superiore di 1,15 gradi e la caduta del 30% di precipitazioni rispetto alla media storica del periodo.

I dati emergono da una analisi della Coldiretti sulla banca dati aggiornata Isac Cnr che rileva le temperature dal 1800.

“L’anomalia climatica - sottolinea la Coldiretti - è stata più evidente nel nord Italia dove la temperatura è stata superiore addirittura di 1,37 gradi la media mentre il deficit idrico è stato del 40% con pesanti effetti sull’ambiente, sull’agricoltura ma anche sul turismo della neve e sullo smog nelle città”.

Si accentua la tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell’ ultimo decennio e comprende nell’ordine dopo il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.

Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che - sottolinea Coldiretti - si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi fra siccità, nubifragi, bombe d’acqua, grandinate, bufere di vento e tornado.

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