Il Sole 24Ore 
30 marzo 2016
Mauro Salerno

 

Paletti più laschi sull’assegnazione degli appalti sotto al milione di euro. È lo scenario che si verificherà senza una correzione di rotta prima dell’approvazione finale del nuovo codice dei contratti pubblici. Un paradosso clamoroso, considerando lo spirito della legge delega approvata in Parlamento, mirata a garantire massima trasparenza e rigore nella lotta alla corruzione, dopo le inchieste sulle gare truccate messe in moto dalle procure di mezza Italia. 

Gli appalti sotto al milione rappresentano il cuore delle opere pubbliche: circa l’80% delle gare (12.754 su 15.870, secondo i dati Cresme 2015) riguardano interventi sotto questa soglia. E proprio in questa fascia, dove si annida la “zona grigia” degli appalti, il nuovo codice rischia di alleggerire obblighi di pubblicità e concorrenza. Vincoli, già tutt’altro che a a prova di bomba, considerata anche la scelta di far cadere gli obblighi di pubblicità sui giornali, per tutti gli appalti, dall’anno prossimo. 

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