Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
25 febbraio 2016
Giorgio Santilli

 

Assume una fisionomia pressoché definitiva il decreto legislativo che attua la legge delega sulla riforma degli appalti ma non è ancora certo che il provvedimento vada all'esame del Consiglio dei ministri oggi o domani. Il lavoro di rifinitura richiede più tempo del previsto e incrocia anche nodi rilevanti come quello del sistema di qualificazione delle imprese, per cui resta fissata la soglia di un milione di euro sotto la quale non è necessaria la certificazione Soa. Intanto nell'ultima versione, che conta di 230 articoli, sono stati definiti alcuni capitoli fondamentali come quelli sui poteri dell'Anac (che gestirà anche una Banca dati unica sostitutiva delle molte esistenti oggi e facenti capo a varie amministrazioni), sul subappalto, sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza (che comunque restano un elemento di tensione con i comuni), mentre dall'ultima stesura escono fortemente potenziate le norme sulla validazione dei progetti (per cui sono dettagliate le attività e i soggetti che possono svolgerla), quelle sui motivi di esclusione ad opera della singola stazione appaltante (in base a sentenze per reati gravi o anche per gravi inadempimenti contrattuali del passato) e quelle sulla risoluzione dei contenziosi per via extragiudiziale. In pratica saranno sei le strade che potranno evitare il ricorso davanti al giudice, in parte sulla scia di quanto accade oggi (sia pure con qualche correzione), in parte con strumenti nuovi o riesumati (come gli arbitrati). 

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Nuovo Codice Appalti, nell’ultima bozza dietrofront sul BIM, obbligo ancora lontano

edilportale.com 
25 febbraio 2016
Paola Mammarella

 

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BIM e Codice Appalti, bozze a confronto

In base all’ultima versione del 19 febbraio, sei mesi dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, le Stazioni Appaltanti potranno chiedere l’uso del BIM per le nuove opere e i servizi di progettazione di importo superiore alle soglie comunitarie (5.225.000 euro per i lavori, 135.000 euro per i servizi e i concorsi di progettazione aggiudicati dalle amministrazioni governative, 209.000 euro per i servizi e i concorsi di progettazione aggiudicati dalle altre amministrazioni).

Il BIM potrà essere richiesto prioritariamente per i lavori complessi e solo dalle Stazioni Appaltanti virtuose “che attuino buone pratiche di utilizzo e dispongano di idonei sistemi di monitoraggio”.

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