E' in corso, presso le Commissioni della Camera dei Deputati e del Senato, lo schema di decreto legislativo recante revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190, e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 , in attuazione della delega della L. 124/2015 (legge Madia).
Il testo, in realtà, contiene molto poco di impatto immediato per gli Ordini.
Viene prevista l'introduzione dell'art. 2 bis del DLgs 33/2013, ove si prevede che "La medesima disciplina prevista per le pubbliche amministrazioni di cui al comma 1 si applica anche, in quanto compatibile: a) agli enti pubblici economici, alle autorità portuali e agli ordini professionali"
Oltre a ciò, viene inserito all'art. 3 del D.Lgs 33/2013 il comma 1 ter, ove si prevede che l'ANAC "può, con il Piano nazionale anticorruzione, nel rispetto delle disposizioni del presente decreto, precisare gli obblighi di pubblicazione e le relative modalità di attuazione, in relazione alla natura dei soggetti, alla loro dimensione organizzativa e alle attività svolte, prevedendo in particolare modalità semplificate per i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti e per gli organi e collegi professionali".
Viene quindi tutto rimandato a future disposizioni dell'ANAC contenute nel prossimo Piano nazionale anticorruzione.

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