Sono 880 i cantieri avviati (oltre 200 in Umbria) o già completati nella ricostruzione post terremoto nelle quattro regioni del Centro Italia colpite. Il dato raggruppa sia la ricostruzione leggera sia pesante e le delocalizzazioni delle attività  produttive (in queste ultime non sono però  contemplati gli alberghi che si e' deciso di non  delocalizzare). I contributi finora assegnati tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria superano gli 80 milioni di euro, di cui circa 67 riservati al recupero degli immobili. Nello specifico,  oltre 15 milioni sono  andati all'Umbria, circa 57 alle Marche, due milioni all'Abruzzo  e quasi sei al Lazio. Il responsabile della Prociv Umbria, Alviero Moretti, ha  ricordato ai cittadini del cratere sismico due scadenze. "La prima in ordine cronologico - ha detto - e' quella del 31 marzo, entro questa data vanno compilate e presentate le schede Aedes per definire il danno degli immobili, la seconda e' quella del 30 aprile, con possibile deroga al 31 luglio 2018, entro cui dovranno essere presentati i progetti per la ricostruzione degli immobili con danni lievi, pena l'esclusione dal contributo. In  Umbria - ha concluso Moretti - mancano all'appello ancora 1.800 schede aedes e i tempi stringono".

 

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