Quanto si puo’ comprendere di un edificio da una fotografia? Quanto invece rimane nascosto? Se l’immagine fotografica è la forma di percezione più intensa della cultura contemporanea, l’architettura ne è  uno degli esempi più eclatanti perché vive e si racconta per immagini.

Dal 6 ottobre al 12 dicembre al MAXXI con la rassegna OBIETTIVO ARCHITETTURA si indaga il rapporto simbiotico tra un’architettura, il suo progettista e il fotografo che l’ha ritratta, mettendo in conversazione, in cinque incontri, alcuni tra i più interessanti architetti e fotografi italiani contemporanei che sono stati capaci di creare edifici significativi e interpretazioni fotografiche capaci di amplificarne i significati sottesi.

La rassegna che nasce da un’idea di Lucia Bosso / BasedArchitecture, si apre venerdì 6 ottobre alle ore 18.00 con la conversazione tra  Sandy Attia e Matteo Scagnol dello studio MoDusArchitects e il fotografo Marco Pietracupa moderati da Anna Iuzzolini, photoeditor di Pagina99. All’incontro introdotto da Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura interviene Alessandra Ferrari coordinatore del Dipartimento Cultura del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

Se l’interpretazione dello spazio progettato passa dalla sua contemplazione più che dal farne esperienza, allora la conoscenza e la comprensione dell’architettura sono condizionate dal proprio ritratto fotografico, che diviene esso stesso essenza dell’oggetto che descrive, e strumento sostanziale per accedervi.
Nel corso degli incontri di OBIETTIVO ARCHITETTURA, le testimonianze dirette degli autori, moderate da un esponente della produzione editoriale, permetteranno di delineare nel nostro contesto costruito, percorsi interpretativi inaspettati e di acquisire una consapevolezza nuova della cultura dell’immagine di cui ci nutriamo.

MoDusArchitects fondato nel 2000 a Bressanone si distingue per un approccio all’architettura che  intreccia due differenti formazioni culturali. Ha realizzato lavori che vanno dalle opere infrastrutturali come la Tangenziale Bressanone-Varna fino ad allestimenti e arredi.
Lo studio si distingue per un approccio eterogeneo che intreccia due differenti formazioni culturali che contaminano e arricchiscono di volta in volta ogni progetto di nuove valenze. I lavori realizzati appartengono ai vari ambiti dell’architettura dalle opere infrastrutturali fino agli allestimenti e agli arredi. Lo studio ha ottenuto importanti riconoscimenti come la menzione d’onore al premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2015, il primo premio Oderzo nel 2014, il primo premio all’International 2013 Piranesi Award e il premio speciale della giuria per L’architetto Italiano dell’anno 2013. I loro lavori sono stati presentati alle ultime tre edizioni della Biennale di Architettura di Venezia.

Marco Pietracupa (Bressanone 1967) lavora negli ambiti dell’arte, della moda e del ritratto e i suoi scatti sono stati pubblicati tra le altre su riviste come L’Uomo Vogue, L’Officiel, Rolling Stone, Vice,  Wallpaper, Harper’s Bazaar. Il suo lavoro è stato esposto a Vice Gallery-Milano, Le Dictateur Milano, Bussiness Gallery-New York, Brownstone Foundation-Parigi, Marsèlleria-Milano, Stadgalerie-Brixen, Asni Gallery-Addis Ababa, Museo del Cassero-Monte San Savinoo-Firenze, Festung

La partecipazione alla rassegna riconosce agli architetti iscritti a un Ordine d’Italia, n.2 crediti a incontro.
Prenotazione obbligatoria online http://www.architettiroma.it/formazione

Roma 3 ottobre 2017.

 

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