Il divieto per il contraente generale di ricoprire anche i compiti di responsabile o di direttore dei lavori scatterà pure per le gare in  corso. A prevedere questa modifica al codice degli appalti all'esame dell'Aula del Senato è un nuovo emendamento dei relatori, Stefano Esposito (Pd) e Lionello Marco Pagnoncello (Cri).Il divieto, si legge nel testo della proposta di modifica, "siapplica anche alle procedure di appalto già bandite alla data di entrata in vigore della presente legge, incluse quelle già espletate per le quali la stazione appaltante non abbia ancora proceduto alla stipulazione del contratto con il soggetto aggiudicatario". I relatori hanno depositato altri due emendamenti: per quanto riguarda le gare per gli affidamenti di lavori, servizi e forniture, l'obbligo resta per i lavori, viene escluso per i servizi e per i contratti di fornitura viene limitato "agli affidamenti di importo superiore a 150mila euro". Mentre per quanto riguarda la valorizzazione della fase progettuale negli appalti pubblici, viene precisato che è escluso il criterio del prezzo più basso o del massimo ribasso "l'affidamento dei servizi di ingegneria e architettura e di tutti i servizi di natura tecnica".

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