Le 443.208 imprese culturali e creative italiane (il 7,3% del totale nazionale) producono 78,6 miliardi di valore aggiunto, pari al 5,4% della ricchezza prodotta in Italia, che arrivano a 84 se si includono le istituzioni pubbliche e il non profit. Ma la forza della cultura sta anche nel suo effetto moltiplicatore: per ogni euro prodotto dall'economia della cultura, se ne attiva 1,7 su altri settori. Gli 84 miliardi, dunque, ne stimolano altri 143, arrivando a un totale di 227 miliardi di euro, pari al 15,6% del valore aggiunto nazionale. E' questo il peso del sistema produttivo culturale italiano per il 2014 analizzato dal rapporto 'Io sono cultura. L'Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi',elaborato da fondazione Symbola e Unioncamere.  "La cultura e' un pezzo molto importante e di tendenza dell'Italia - ha detto Realacci – è  una scommessa sul futuro. E' necessario che tutti investano di più  in cultura, perché  l'Italia è forte se fa l'Italia e se scommette su ciò che la rende unica e desiderata nel mondo: cultura, qualità, conoscenza, innovazione, territorio e coesione sociale".

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