edilportale.com 
4 ottobre 2016
Paola Mammarella

 

Distinguere subito gli abusi veri dalle varianti non essenziali per produrre la Scia più velocemente. È la richiesta che la Rete delle Professioni Tecniche ha avanzato durante un’audizione alla Camera sul decreto “Scia 2”.

Il questa settimana il decreto dovrebbe incassare il via libera della Camera. Ma intanto i rappresentanti del mondo delle professioni tecniche hanno espresso dubbi sull’effettiva portata semplificatoria del decreto, che senza gli opportuni aggiustamenti rischia di tradursi in un nulla di fatto.

Scia 2, le proposte della Rete delle Professioni Tecniche

La Rete delle professioni Tecniche (RPT) ha evidenziato che i professionisti spesso hanno difficoltà a produrre la SCIA a causa di piccole difformità riscontrabili con l’elaborato tecnico assentito. Per questo è necessario distinguere tra gli abusi veri e propri e le varianti non essenziali in termini di superficie e volume e quindi senza alcuna rilevanza ai fini urbanistico edilizi.

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Ultimo importante suggerimento di raccordo normativo è quello con leNorme Tecniche per le Costruzioni. RPT pensa che, quando gli interventi si riferiscono a parti strutturali degli edifici bisogna sempre rifarsi alle N.T.C.

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