Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
21 marzo 2017
Massimo Frontera
Sul mercato della ricostruzione privata post-terremoto si riaccende improvvisamente il conflitto mai sopito tra i professionisti tecnici iscritti agli ordini e le società di ingegneria, con comunicati stampa infuocati da entrambe le parti: rete delle professioni tecniche; Oice (società di ingegneria) insieme a Legacoop (Produzione e servizi).
Il "casus belli" è una nota di chiarimento redatta dalla struttura del Commissario Vasco Errani e pubblicata sul sito istituzionale. Il chiarimento è stato fornito in risposta ad alcuni quesiti formulati dall'Oice per sapere se l'iscrizione nell'elenco speciale riservato ai professionisti della progettazione che intendono lavorare alla ricostruzione del Centro Italia riguardasse anche le società di ingegneria e, più in particolare, se anche le società di ingegneria potessero acquisire incarichi da committenti privati. (…)
I professionisti: illegittima l'apertura alle società di ingegneria
A questo punto sono insorti i professionisti aderenti alla rete delle professioni tecniche (Rpt) che, peraltro, hanno condiviso e sottoscritto con Vasco Errani lo schema del protocollo approvato con l'ordinanza n.12. «Siamo stupefatti - si legge nella nota inviata la scorsa settimana - dal fatto che si vogliano favorire, illegittimamente, le società di ingegneria, consentendo loro l'iscrizione nell'elenco speciale per l'esecuzione delle attività previste per la ricostruzione delle zone terremotate, sia con riguardo alle opere pubbliche, sia con riferimento alle opere private».
Cappochin (Cna): chiesto incontro a Errani, poi decideremo come procedere
«A nostro giudizio - spiega il presidente degli architetti Giuseppe Cappochin, tra i principali sostenitori della battaglia con l'Oice - gli incarichi privati non possono essere dati alle società di ingegneria, in quanto manca il decreto attuativo della legge 266. Se poi si sta facendo una normativa specifica (il riferimento è a una norma nel disegno di legge concorrenza, ndr) significa che una norma di legge in questo momento con c'è. E quindi le società di ingegneria non possono operare in campo privato».