“Comprendere e utilizzare i bandi e i progetti europei”, è il tema del secondo appuntamento del ciclo di Seminari “Le Politiche di Coesione e la Programmazione Europea 2014/2020” – in programma giovedì 23 marzo, dalle ore 14, presso la sede del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Roma, Via di Santa Maria dell’Anima, 10).


Una giornata di studio e di confronto - organizzata dal Dipartimento Agenda Urbana e Politiche Europee coordinato da Lilia Cannarella, in collaborazione con il Gruppo Operativo della Conferenza degli Ordini - tra i diversi attori delle Politiche di Coesione e della Programmazione Europea 2014/2020 che intende fornire una panoramica sui principali programmi di finanziamento di interesse per gli architetti, nonché indicazioni sulle fonti di informazione sui programmi Europei, su ruoli e competenze. Tutte opportunità che gli architetti Italiani e le realtà urbane devono essere pronte a cogliere ed a utilizzare in maniera efficace anche per scongiurare il rischio che l’Italia continui a non utilizzare - e quindi a perdere, così come è stato in passato - significative risorse ad essa destinate.


“Va evidenziato - sottolinea Lilia Cannarella - che con l’equiparazione dei professionisti alle PMI  - definita nella Legge di Stabilità del 2016 - si sono aperte concrete opportunità anche per i professionisti di accedere ai fondi europei del FESR e FSE e ai relativi programmi operativi nazionali (PON) e regionali (POR), nonché ad una serie di finanziamenti dai quali erano precedentemente esclusi. Importante, poi, che diverse Regioni stiano già pubblicando bandi destinati ai professionisti con i quali si concedono agevolazioni finalizzate allo sviluppo delle attività professionali con l’implementazione delle più moderne tecnologie o per avviare percorsi di formazione e la creazione di partenariati strategici”.
“Ma l’aspetto più significativo è che gli architetti - svolgendo un ruolo attivo nella programmazione dei fondi europei - possono essere concretamente “agenti di cambiamento”: essa, infatti, costituisce una grande occasione per rilanciare le politiche urbane nel nostro Paese ed è elemento catalizzatore per l’attuazione di politiche di rigenerazione urbana sostenibile che rappresentano una priorità per il Consiglio Nazionale degli Architetti. Lo sono non solo per superare la crisi in cui versa il settore dell’edilizia ma per realizzare, così come sta già avvenendo nelle maggiori realtà europee, città belle, efficienti da un punto di vista energetico e funzionale, aprendo anche la strada alla crescita economica, culturale e sociale”.


Al Seminario - che sarà anche un’’occasione per “raccontare” e mettere a sistema i progetti e le buone pratiche già in atto messe in campo dagli Ordini Provinciali degli Architetti, dalle Città e dalle Regioni - è prevista la partecipazione, tra gli altri, di Maria Ludovica Agrò, Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale; Anna Catasta, Presidente del Centro di Iniziativa Europea; Giorgio Martini, Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane; di rappresentanti dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Cuneo e della Commissione Soggetti Professionali della Regione Toscana.
Roma, 20 marzo 2017.

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