edilportale.com 
11 novembre 2015
Rossella Calabrese

Rendere gli incentivi per la riqualificazione energetica accessibili anche alle famiglie che non hanno capienza di reddito e promuovere l’efficientamento energetico di interi edifici condominiali.

Lo chiede il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) e Legambiente attraverso un emendamento al disegno di Legge di Stabilità 2016 inviato al Senato.

Attualmente - spiegano ambientalisti e architetti - l’Ecobonus “promuove di fatto, solo interventi singoli, non accessibili a pensionati e incapienti. E non funziona per gli interventi di riqualificazione di interi condomini. Introducendo la cedibilità dell’incentivo, si permetterebbe alle imprese che realizzano l’intervento di farsi promotrici della rigenerazione energetica, facendo sì che tutti possano trarre vantaggio dall’incentivo”.

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Ecobonus 65%, da Architetti e Legambiente proposta di emendamento alla Legge di stabilità

Introdurre la cedibilità della detrazione dei condomini all’impresa che realizza gli interventi per incentivare la riqualificazione energetica di interi edifici condominiali

casaeclima.com 
11 novembre 2015

“Rendere accessibile gli incentivi previsti per la rigenerazione energetica anche alle famiglie che non hanno capienza di reddito. E promuovere interventi di riqualificazione energetica di interi edifici condominiali. L'ecobonus, infatti, così come è attualmente previsto promuove, di fatto, solo interventi singoli, non accessibili a pensionati e incapienti. E non funziona per gli interventi di riqualificazione di interi condomini l’accesso alle detrazioni. Introducendo la cedibilità dell'incentivo si permetterebbe alle imprese che realizzano l'intervento di farsi promotrici della rigenerazione energetica, facendo sì che tutti possano trarre vantaggio dall'incentivo”.

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L. stabilità, Legambiente e architetti: Rendere cedibile ecobonus

LaPresse
11 novembre 2015

Legambiente e il Consiglio nazionale degli architetti hanno fatto pervenire ai senatori che stanno esaminando la legge di stabilità il testo di un emendamento all'articolo 7 che prevede, in tema di ecobonus e solo per interventi per i quali è prevista la detrazione per la riqualificazione energetica, la possibilità che la detrazione dei singoli condomini venga ceduta all'impresa che realizza l'intervento. "Rendere accessibili gli incentivi previsti per la rigenerazione energetica anche alle famiglie che non hanno capienza di reddito. E promuovere interventi di riqualificazione energetica di interi edifici condominiali", è la richiesta resa pubblica attraverso un comunicato congiunto dalle due associazioni.

"L'ecobonus - si sottolinea nella nota -, così come è attualmente previsto, promuove di fatto solo interventi singoli, non accessibili a pensionati e incapienti. E non funziona per gli interventi di riqualificazione di interi condomini l'accesso alle detrazioni. Introducendo la cedibilità dell'incentivo si permetterebbe alle imprese che realizzano l'intervento di farsi promotrici della rigenerazione energetica, facendo sì che tutti possano trarre vantaggio dall'incentivo".

Per Legambiente e gli architetti, quella suggerita è "innanzitutto di una misura di equità", ma che permetterebbe anche "di realizzare una vera ed incisiva spending review, tenendo conto che il risparmio energetico comporta mediamente, per le famiglie, una riduzione di costi di 1500 euro all'anno che, con il bonus, è recuperabile in 7/8 anni".

 

Roma: Promuovere interventi di riqualificazione energetica di interi edifici condominiali

AGENPARL
11 novembre 2015

Rendere accessibile gli incentivi previsti per la rigenerazione energetica anche alle famiglie che non hanno capienza di reddito. E promuovere interventi di riqualificazione energetica di interi edifici condominiali. L'ecobonus, infatti, cosi' come e'attualmente previsto promuove, di fatto, solo interventi singoli, non accessibili a pensionati e incapienti. E non funziona per gli interventi di riqualificazione di interi condomini l'accesso alle detrazioni. Introducendo la cedibilita' dell'incentivo si permetterebbe alle imprese che realizzano l'intervento di farsi promotrici della rigenerazione energetica, facendo si' che tutti  possano trarre vantaggio dall'incentivo".Lo chiedono ambientalisti e architetti che hanno fatto pervenire ai Senatori che stanno esaminando la Legge di Stabilita', il testo di un emendamento all'articolo 7 che prevede, in tema di eco bonus e solo per interventi per i quali e' prevista  la detrazione per la riqualificazione energetica, la possibilita' che la detrazione dei singoli condomini venga ceduta all'impresa che realizza l'intervento. In questo modo attraverso interventi di retrofit e isolamento termico, si raggiungono risultati energetici con costi ridotti rispetto ai singoli interventi. Cio' non solo per promuovere interventi nell'interesse generale e delle famiglie, ma per dare una spinta significativa alle politiche per il risparmio energetico.Per il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e perLegambiente "si tratta innanzitutto di una misura di equita', ma anche di realizzare una vera ed incisiva  spending review, tenendo conto che il risparmio energetico comporta mediamente, per le famiglie, una riduzione di costi di 1500 euro all'anno che, con il bonus, e' recuperabile in 7/8 anni. "Il risultato - concludono - non e' solo il rilancio dell'edilizia, il risparmio di energia (in Italia lo spreco negli edifici vale 20 miliardi annui), la riduzione dell'inquinamento, ma anche  la realizzazione di una vera e propria riqualificazione urbana perche' si tratta di interventi integrati su edifici completi, involucro compreso, migliorando cosi' l'architettura delle nostre citta'".

 

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