casaeclima.com 
16 marzo 2017

 

Riportiamo le osservazioni del senatore Stefano Esposito (relatore del nuovo Codice) in merito al decreto correttivo del nuovo Codice Appalti, espresse in Commissione Lavori pubblici del Senato nella seduta del 14 marzo, subito dopo l'intervento del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio. 

Esposito ha evidenziato la ristrettezza della scadenza del 5 aprile entro la quale le Commissioni parlamentari devono esprimere il parere al Governo sullo schema di decreto, tenuto conto della oggettiva complessità del provvedimento e dell’esigenza di acquisire preliminarmente i prescritti pareri del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata.

PROGETTAZIONE. Nel merito, Esposito ha espresso perplessità su una serie di punti del provvedimento, che sembrano segnare un passo indietro rispetto ad alcune decisioni particolarmente innovative che erano state prese con l’approvazione del decreto legislativo n. 50 del 2016. In primo luogo, Esposito ha segnalato il rischio di vedere sminuito il ruolo centrale che il nuovo Codice assegna alla progettazione, a causa dell’allargamento delle possibilità di ricorso all’appalto integrato, che implica la messa a gara negli appalti di lavori del solo progetto definitivo, affidando (come avveniva in passato) anche la progettazione esecutiva a chi realizzerà i lavori. Si tratta di un tema particolarmente delicato, di cui le Commissioni parlamentari cercheranno di evidenziare le possibili criticità.

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