Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
29 febbraio 2016
Giuseppe Latour
Era un Consiglio dei ministri costruito su presupposti piuttosto traballanti. Così, l'evoluzione della giornata di venerdì ha confermato le previsioni peggiori: il nuovo Codice appalti slitta ancora. La data messa in calendario stavolta è domani, martedì primo marzo.
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Una versione del Codice quasi definitiva – va detto – è andata in preconsiglio dei ministri venerdì mattina. Rispetto a quelle circolate nei giorni scorsi, presentava diverse modifiche inserite all'ultimo minuto da Palazzo Chigi. Da qui è nato l'irrigidimento di diversi ministeri, che hanno presentato osservazioni piuttosto pesanti, esprimendo dubbi sulla legittimità di alcuni passaggi. Il ministero dei Beni culturali ha contestato alcune norme legate ai beni archeologici. Il ministero delle Infrastrutture è andato più a fondo, sollevando rilievi sul sotto soglia e sulla definizione di rischio operativo (uno dei pallini del ministro Graziano Delrio), considerata ancora troppo morbida e non allineata con le direttive europee.
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