Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
17 maggio 2016
Mauro Salerno

 

Ci sarà anche Michele Molè, l'architetto romano dello studio Nemesi che ha firmato il padiglione italiano per l'Expo 2015, tra i giurati incaricati di scegliere il «cavalcavia del futuro» al concorso internazionale bandito dall'Anas lo scorso novembre. Sono 48 le cordate sia italiane che straniere, che hanno risposto al bando promosso dalla società delle strade per individuare soluzioni tecniche per i cavalcavia della rete autostradale e stradale Anas adattabili a tutte le diverse esigenze e in grado di dare un'"identità progettuale" a costruzioni realizzate il più delle volte in maniera del tutto anonima, se non addirittura in contrasto con il paesaggio.

A scremare le candidature, individuano una short list di dieci candidati che si contenderanno i premi finali (150mila euro al primo classificato, 75mila euro al secondo, 50mila al terzo) sarà una giuria presieduta dall'architetto Francesca Moraci, consigliere di amministrazione della società e professore Ordinario di Urbanistica presso l'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Oltre alla professoressa Moraci, la commissione è composta dall'architetto Federica Galloni (direttore generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo); dall'ingegnere Carla Cappiello (presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma); dall'architetto Arturo Livio Sacchi (professore ordinario presso il dipartimento di Architettura dell'Università di Chieti-Pescara) e dall'architetto Michele Molè, (direttore creativo di Nemesi&Partners e curatore del progetto architettonico del padiglione Italia a Expo Milano 2015).

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