Il Sole 24Ore
31 dicembre 2014
Alessandro Lerbini

 

Il mercato degli appalti esce dalla recessione: amministrazioni comunali, Anas e Ferrovie sono gli enti protagonisti del ritorno dei bandi sulla scena dell'edilizia pubblica. 

Il 2014, secondo l'osservatorio Cresme Europa servizi aggiornato al 20 dicembre, porta una boccata d'ossigeno al settore delle costruzioni grazie ai 17.080 bandi per un valore di 28,11 miliardi, pari a un incremento del 21% per il numero di avvisi e del 51% per gli importi (e con ancora 10 giorni da conteggiare nel dato finale). Rimangono ancora lontanissimi i 35mila bandi registrati del 2002 e i 33,3 miliardi andati in gara nel 2003, ma si tratta della prima inversione del settore a partire dal 2011, ultimo anno di crescita dei lavori (30 miliardi). 

Grazie allo sblocco dei pagamenti e alla cancellazione delle vecchie pendenze i comuni sono tornati a investire in lavori pubblici: i 10.104 bandi per 6,367 miliardi corrispondono a un incremento del 21% per la quantità di opere e del 46% per il valore degli interventi. L'incremento dei bandi è legato anche alle politiche di allentamento del patto di stabilità che consentono di destinare nuovi fondi all'edilizia. 

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Dati da leggere con prudenza ma c’è la prima accelerazione. L’analisi di Giorgio Santilli

 

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