“La lotta al terrorismo passa anche attraverso la riqualificazione delle periferie. Come ha ricordato proprio oggi il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, l’equilibrio urbano deve essere una priorità affinché esse non siano più luoghi di nessuno, dove si fomenta l’odio e dove chi vi abita è troppo spesso costretto ad una esistenza ai margini, senza diritti e senza speranze. Serve quindi un salto di qualità culturale per realizzare  luoghi di convivenza dignitosi ed adeguati ai bisogni di  ciascuno.”

Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

“Come professionisti – aggiunge Leopoldo Freyrie, presidente degli architetti italiani - abbiamo già fatto il mea culpa per aver contribuito nel passato alla realizzazione di agglomerati urbani costruiti senza fini sociali e che hanno prodotto e che producono disadattamento e alienazione, vere e proprie follie edilizie. Ora quel tempo è lontano e la comunità degli architetti ha dato ampie prove di avere acquisito una nuova coscienza del proprio ruolo culturale e sociale, così come dei propri doveri nei confronti delle comunità.”

“Il RI.U.SO - il progetto del Consiglio Nazionale degli Architetti per la rigenerazione urbana sostenibile - non è solo il primo obiettivo dei progettisti italiani ma è, soprattutto, un grande progetto d’investimento di idee sulle città: è, soprattutto, un grande investimento sociale. Non si limita, infatti alla  riqualificazione fisica dei luoghi, ma punta a mettere in atto meccanismi che favoriscano nuove forme di relazione e di socialità e che innescano meccanismi virtuosi dal punto di vista dello sviluppo economico in grado di mitigare anche il fenomeno della disoccupazione.
Come ci insegna anche la teoria delle finestre rotte la cura dell’esistente è la premessa per lo sviluppo e la convivenza positiva di una comunità”.

Roma, 19 novembre 2015.

 

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