Piacenza capitale delle professioni italiane e dei lavoratori della conoscenza:  lo sarà il prossimo 18 aprile, giornata in cui si svolgerà #autonomamente, iniziativa  che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, l’Ordine degli Architetti  della Provincia di Piacenza, la Federazione degli Architetti dell’Emilia Romagna e la Fondazione degli Architetti di Parma e Piacenza  dedicano alle professioni italiane ed, in generale, ai lavoratori della conoscenza.

“Serve dire basta - sottolineano gli organizzatori -  al “razzismo economico-sociale”, all’ atteggiamento errato che esclude, e che sta escludendo sempre di più,  interi settori della comunità produttiva da incentivi economici e politiche sociali. Nonostante la funzione dei professionisti e dei lavoratori della conoscenza sia quella di attivatori di sviluppo, le politiche  economiche e sociali nazionali degli ultimi decenni ci hanno via via emarginato, relegandoci al ruolo di “partite IVA”, quasi fossimo solo un soggetto (evasore) fiscale, riducendo la complessità dell'economia globale al binomio imprenditore / lavoratore dipendente”.

“E' ora che Governo e Parlamento invertano questo approccio miope, riconoscendo ai  professionisti e ai lavoratori della conoscenza il ruolo indispensabile di motore di avviamento della crescita economica, sociale e culturale”.

A discutere di questi temi con Paola De Micheli, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze (sabato 18 aprile, ore 10- 12  Cappella Ducale,  Palazzo Farnese,  Piazza Cittadella 29) - coordinati da Maria Carla De Cesari, de Il Sole 24 Ore e dopo i saluti del Sindaco di Piacenza, Paolo Dosi, e l’introduzione di Giuseppe Baracchi, presidente dell’ Ordine degli Architetti della Provincia di Piacenza, - Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti; Cristina Zanna, Act_l’Associazione dei Freelance; Pierluigi Mantini, Consiglio Presidenza Giustizia Amministrativa; Gaetano Stella, presidente Confprofessioni; Tiziano Treu, economista; Gian Paolo Prandstaller, sociologo.


Piacenza, 13 aprile 2015

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