architetti.com
11 luglio 2017
I siti italiani iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco sono ora 53. Durante la 41° sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, in corso in questi giorni a Cracovia, sono state infatti iscritte le “Opere di difesa veneziane tra il XVI ed il XVII secolo: Stato di Terra – Stato di mare occidentale“, un sito seriale transnazionale presentato all’Unesco nel 2016 congiuntamente da Italia, Croazia e Montenegro.
Il sito ora patrimonio dell’Umanità raccoglie alcuni dei più rappresentativi sistemi difensivi moderni realizzati dalla Repubblica di Venezia e dislocati lungo lo Stato di Terra (a protezione della Repubblica dai potentati europei del nord-ovest) e lo Stato di Mare (a difesa delle rotte marittime e dei porti, dal Mare Adriatico fino a Levante). Tutti insieme, formano un sistema esteso per oltre mille chilometri tra la Regione Lombardia e la costa orientale adriatica. In particolare, entrano a far parte della lista Unesco le opere di difesa presenti a Bergamo, Palmanova e Peschiera del Garda, oltre a quelle di Zara e Sebenico per la Croazia, e a quelle di Cattaro per il Montenegro.
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