Il Sole 24Ore 
10 luglio 2017
Maria Carla De Cesari

 

Qualche studioso del comportamento potrebbe forse esercitarsi su una strana combinazione, quella che lega all’estate la riforma (o la controriforma, a seconda della prospettiva) delle professioni. Qualche data.

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Il gioco dell’estate potrebbe finire quindi con il 2017, con il fiorire di proposte di legge sull’equo compenso per i professionisti: a fare da apripista è Maurizio Sacconi, con il Ddl 2858 che vuole introdurre - certo sotto una nuova etichetta - le “vecchie” tariffe minime, abolite con il decreto legge 1/2012, che contiene anche il tentativo (l’ennesimo) di dare ai professionisti la possibilità di costituirsi in società. Tuttavia, l’equo compenso per i professionisti è rincorso da parlamentari di ogni campo: per esempio Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro alla Camera (Sacconi ricopre la stessa casella al Senato), si è già espresso pubblicamente in modo favorevole.

Il gioco dell’estate assomiglia un po’ al gioco dell’oca: a distanza di qualche anno si ritorna alla casella di partenza, se le facce dei dadi segnano la giusta combinazione aritmetica (quella dei parlamentari).

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