Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
30 giugno 2016
Giuseppe Latour

 

Destinare una quota del Fondo per la realizzazione delle infrastrutture prioritarie del Codice appalti, pari al 2%, alla costruzione di piste ciclabili. È questa la novità chiave del nuovo testo base del disegno di legge per lo sviluppo della mobilità ciclistica che il relatore, Paolo Gandolfi (Pd) si prepara a depositare nelle prossime ore presso la commissione Trasporti di Montecitorio, dopo averlo adottato in sede di comitato ristretto. E non è il solo passaggio importante: il disegno di legge adesso prevede che, nell'ambito del piano generale dei trasporti, venga inserita un'apposita sezione dedicata alla mobilità ciclistica, su scala sia regionale che nazionale. 

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In questo quadro, l'elemento più importante riguarda il tema degli investimenti: bisogna trovare risorse che, a regime, consentano di risolvere la mancanza di piste ciclabili nel nostro paese. Il disegno di legge, allora, prova a incidere sul Fondo previsto dall'articolo 202 del Codice appalti che, secondo le indicazioni in arrivo dal ministero delle Infrastrutture, servirà a finanziare gli insediamenti prioritari per lo sviluppo del paese e sarà collegato al nuovo Fondo per le progettazione di fattibilità «delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari» e per la project review delle infrastrutture già finanziate.

Una quota pari al 2% di questo nuovo plafond dovrà essere riservata, in maniera obbligatoria, a interventi mirati a favore della mobilità ciclistica: quindi, piste ciclabili e affini. Dopo il via libera del comitato ristretto, il testo dovrà essere adottato formalmente come testo base dalla commissione Trasporti della Camera e, subito dopo, dovrà essere fissato un termine per la presentazione degli emendamenti, da votare nelle prossime settimane.

 

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