edilportale.com 
2 febbraio 2016
Alessandra Marra

 

 “In Italia il numero degli architetti è sproporzionato rispetto alla domanda. In questo contesto il segreto per la sopravvivenza è solo uno: avere il coraggio di muoversi ".

A sostenerlo Stefano Boeri, archistar pluripremiata per il suo innovativo Bosco Verticale di Milano, in un intervista all’Agenzia Giornalistica Italia (AGI). 

Secondo Boeri l'Italia conta oltre quattro milioni di edifici che dovrebbero essere abbattuti e ricostruiti secondo i nuovi criteri di sostenibilità ed estetica. L’architetto ha dichiarato: "Siamo all'interno di un trend negativo. Fatta eccezione di qualche segnale di ripresa tra Roma, Milano e il Nord Est, nel resto d'Italia si costruisce molto poco".

A questa prima causa di crisi del settore si unisce una seconda legata "all'altissimo, quasi sproporzionato, numero degli architetti rispetto alla domanda": troppi professionisti, una concorrenza spietata e committenti in difficoltà economiche che tirano sul prezzo. (...)

Questi temi sono stati ripresi durante l’incontro “Gli alberi nel cielo e il futuro delle città - Dialogo con Stefano Boeri”, tenutosi il 28 gennaio 2016 presso il Senato della Repubblica (Palazzo Giustiniani). L'incontro, promosso dal senatore Roberto Cociancich, ha visto anche la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, Boeri e di Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. 

Il Consiglio Nazionale Architetti ha infatti sottolineato l’importanza di rigenerare gli edifici da un punto di vista energetico “non solo per rispettare un obbligo comunitario, ma per aumentare il PIL e contenere i consumi energetici, senza bisogno di grandi investimenti pubblici”.

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Stefano Boeri: demolire e ricostruire 4 MLN di edifici per risollevare l'edilizia e l'architettura

casaeclima.com 
1 febbraio 2016

 

NON PERDERE MAI IL CONTATTO CON IL PROPRIO LUOGO DI ORIGINE. “Il mondo intero – sottolinea l'archistar - è terreno di progettazione, un architetto italiano capace è molto apprezzato. Girando il mondo incontro giovani architetti italiani molto affermati e stimati in Cina come nei Paesi arabi e negli Stati Uniti”. Tuttavia “è importante non perdere mai il contatto con il proprio territorio o luogo di origine, sia esso una grande città o un paesino. E' il primo fondamentale luogo di lavoro, magari all'inizio si progettano piccole cose, ma quando si torna, con le spalle più larghe, si può prendere parte a lavori più importanti”.

Secondo l'architetto “l'architettura italiana è un bene oggi esportabile con successo, però va fatto con gli istituti di cultura, di commercio”.

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