Il Sole 24Ore 
4 gennaio 2016
Flavia Landolfi

 

Si aprono le porte dei fondi europei ai professionisti, equiparati alle imprese nell’accesso alle risorse comunitarie, dirette e indirette. Lo ha stabilito dopo vari “stop and go” la legge di Stabilità 2016 (la n. 208/2015) che al comma 821 dell’articolo 1 fa finalmente chiarezza sulla possibilità per gli studi di fruire dei finanziamenti Ue. 

I piani operativi nazionali e regionali del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo di sviluppo regionale rientranti nella programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 – recita la legge – si intendono estesi anche ai liberi professionisti in quanto equiparati alle Pmi come esercenti attività economica. Così come le risorse gestite da Bruxelles (Horizon 2020, Cosme e gli altri finanziamenti erogati direttamente dalla Commissione).

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