Il Sole 24Ore 
27 novembre 2015
Vera Viola

 

La filiera integrata del real estate oggi rappresenta il 20% del Pil italiano e circa due milioni di posti di lavoro, ma ha un enorme potenziale di crescita.

Il lavoro da fare è tanto. Pensiamo, a esempio, al consumo di suolo, passato dal 2,9% degli anni 50 al 7,3% del 2012, che oggi richiede razionalità e salvaguardia ambientale; pensiamo al degrado fisico e sociale delle aree urbane storiche e periferiche: 2,6 milioni di edifici in mediocre o pessimo stato di conservazione (ricerca Cresme); per finire consideriamo il patrimonio costruito prima del 1971 – cioè 7,2 milioni di edifici – che non risponde a criteri antisismici. 

Per comprendere il valore di tali azioni da compiere, si consideri che nel 2014 gli investimenti nelle costruzioni sono arrivati a 170 miliardi e che lo sviluppo nel campo dei servizi in genere coinvolge il maggior numero di occupati, pari al 64% degli occupati totali, di cui oltre 12 milioni nel solo settore privato. 

In altre parole, riqualificazione urbana e gestione dei servizi rappresentano un giro d’affari colossale che, se ben indirizzato e coordinato, può largamente superare ogni aspettativa economica e proiezione di crescita.

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Europa più attenta alla qualità urbana. All’estero. Barcellona e Friburgo modelli da studiare

Il Sole 24Ore 
27 novembre 2015

 

In Italia è un orizzonte nuovo, ma in Europa ha radici antiche. I processi di riqualificazione urbana, come li intendiamo oggi, sono figli di una storia cominciata negli anni Settanta.

A livello internazionale, infatti, molti soggetti hanno già lavorato per una piena diffusione della qualità urbana e per il riscatto delle città. C’è chi ha operato per singole realizzazioni, chi per progetti estemporanei e chi animato da una vision di durata e pianificazione attenta. Ma, in ogni caso, anche la singola esperienza offre stimoli utili e spesso decisivi. Il caso di scuola è, senza dubbio, quello della Barcellona anni Ottanta, artefice di quella che probabilmente è la più riuscita campagna per il miglioramento del paesaggio urbano in Europa, ossia il programma “Barcelona posa’t guapa” (Barcellona si fa bella). Riuscite campagne promozionali, visite dei tecnici direttamente nelle case dei cittadini per proporre gli interventi di manutenzione senza faticosi iter amministrativi, convenzioni con ordini professionali e imprese per il contenimento di costi progettuali e realizzativi. In tal modo, sono stati compiuti oltre 27mila interventi, riqualificando circa un terzo degli 86mila edifici della capitale catalana. 

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