"Dobbiamo lavorare nella complessità, senza semplificare. La diversità è anima della resilienza. Più creatività, meno creazionismo e meno determinismo, perché lo status quo non è un'opzione".

Lo ha detto Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia alla 17. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia.

"La Biennale Architettura - ha aggiunto Melis - sta lanciando un segnale fortissimo, è attesa come l'evento più importante dell'anno per tutto il mondo della cultura. E se parliamo di possibilità, quest'anno ho la sensazione che la Biennale sia andata oltre l'impossibile".

“Vogliamo indagare le marginalizzazioni, perché spesso è lì che si trovano le risoluzioni dei problemi, come esplorazione della resilienza umana attraverso la creatività. Un viaggio nel cuore di tenebra delle nostre paure, che però ci porti a superarle".

“Vogliamo che l'architettura, nel momento di crisi, apra le proprie porte per costruire idee, non solo progetti”.

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