Trasformare porti e aree costiere italiane e croate in piattaforme per lo sfruttamento del mare in quanto fonte di energia rinnovabile, favorendo iniziative imprenditoriali nel settore dell'energia blu. E' l'obiettivo del progetto di ricerca europeo "Coastenergy", partecipato dall' Università di Udine e cofinanziato con 1,55 milioni di euro, per 30 mesi, dall'Unione europea nell'ambito del programma Interreg V-A Italia-Croazia.

L'ateneo friulano contribuirà alla creazione di una rete di portatori di interesse (stakeholders), allo sviluppo di azioni pilota e studi di fattibilità nei porti e nelle aree costiere interessate, alla realizzazione di una banca dati online.

Il progetto, con budget complessivo di circa 1 milione e 820 mila euro, coinvolge otto partner della costa italiana e croata: oltre all’Università  di Udine, l’Agenzia per l'energia della Regione istriana (Irena), capofila dell'iniziativa, l’Agenzia per lo sviluppo di Ragusa (Dura); il Centro internazionale per lo sviluppo sostenibile del sistema energetico, di quello idrico e del sistema ambientale (Sdewes) di Zagabria, la città di Porto Tolero, l’Università di Camerino, la Comunità delle Università mediterranee di Bari e la Camera di commercio di Chieti e Pescara

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