Nel 2018 sono cresciuti nelle Marche occupati (+4,8%; +1.600), salari e ricavi (+3%) nelle aziende artigiane nell'edilizia ma è calato il numero di imprese anche nella zona del cratere sismico. E' il quadro che emerge dal 5/o rapporto Cedam (Cassa edile artigiana pmi Marche).  Nelle zone sismiche la ripresa si è subito smorzata. Al 30 maggio sono 2.383 le pratiche di ricostruzione accolte dall'ufficio speciale ricostruzione a fronte di 7.307 presentate, per oltre un miliardo di contributi e un ammontare medio di 142mila euro. Dal rapporto "emergono parecchie luci e qualche ombra. - ha detto Antonio Mastrovincenzo, presidente del Consiglio regionale -. Per l'area del cratere ci si aspettava per l'edilizia una ripresa più costante. E' evidente che questo non sta avvenendo, così come, purtroppo, per il manifatturiero. "Su edilizia e manifatturiero -  ha sottolineato  - occorre lavorare per aumentare gli investimenti per aiutare le imprese a rilanciarsi. Il pubblico? Sostenere le imprese che innovano in tutti i settori e aiutarle a creare reti collaborative per attingere ai fondi strutturali europei fondamentali". Intanto però  gli appalti pubblici calano: dai 650 del 2017 ai 588 del 2018.

 

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