È nata una task force di giovani giuristi per studiare i rapporti tra pubblico e privato nel settore dei beni culturali. Per il ministro Alberto Bonisoli "abbiamo costituito un giovane gruppo di ricerca sulla disciplina che regola i rapporti tra il pubblico e il privato nel settore dei beni culturali. Il nostro patrimonio culturale è immenso ed è un bene pubblico che lo Stato deve salvaguardare, valorizzare e rendere fruibile a tutti quanti. Per farlo ci serviamo della collaborazione di tanti soggetti che statali non sono: privati, ecclesiastici, fondazioni no profit. Quello che però è facile verificare è che, in questo momento, non c'è un quadro di riferimento semplice, comprensibile ed equo, che possa regolare i rapporti tra lo Stato e chi con lo Stato vuole lavorare, che si tratti di un servizio di bigliettazione o di un bookshop all'interno di un museo, che si tratti di una concessione per valorizzare un immobile o di un altro tipo di rapporto. Penso che sia giunto il momento di fare un po' di chiarezza e di capire fino in fondo qual è il nostro interesse, quindi quello dello Stato e di tutta la collettività, e come questo possa essere impostato, nel miglior modo possibile, affinchè ci sia un beneficio per tutti quanti”.

 

 

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