Zaha Hadid era un "simbolo della mentalità contemporanea per il suo insaziabile desiderio di novità". A poche settimane dalla scomparsa dell'archistar, "La Civiltà Cattolica" le rende omaggio con un lungo articolo dal titolo "E' morta una stella: Zaha Hadid (1950-2016)".

A parere della "Civiltà Cattolica", “l'opera pionieristica dell'architetta anglo-irachena Zaha Hadid arricchisce il nostro mondo  con un aspetto visionario, futurista e ludico dell'architettura". "Hadid sognava grandi linee e ampi spazi bianchi, metallici, curvati, fluidi, in grado di accogliere masse di persone, flussi di umanità", si legge nel testo. Nell'articolo si mostra come "molti valori indiscussi della sua opera - innovativa, ludica, futurista e immaginativa - appartengano, in  chiave cristiana, all'escatologia: una speranza che fa immaginare e sognare un mondo migliore, umano".

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