I costruttori edili sono contrari al taglio indistinto delle agevolazioni fiscali che coinvolga anche quelle sulla casa e sulla riqualificazione energetica degli  immobili. A ribadirlo è stato il vice direttore generale Antonio Gennari, in un'audizione alla Camera sul Def, durante la quale  ha sottolineato il "parere positivo" dell'associazione nazionale  fra i costruttori edili al documento di programmazione messo a punto dal governo.

"Per quanto attiene al processo di razionalizzazione degli incentivi ('tax expenditure') che il Governo intende portare a termine, eliminando o rivedendo quelli non più giustificati  sulla base delle mutate esigenze sociali ed economiche – ha sottolineato Gennari - l'ANCE ha già da tempo espresso la sua  contrarietà ad un taglio lineare delle agevolazioni. La tax  expenditure, infatti, deve fondarsi su una selezione accurata  dei regimi agevolativi oggetto d'intervento, con assoluta tutela  di quelli connessi a 'beni a valenza sociale', quali la casa e la sua riqualificazione anche in termini energetici". 

In quest'ottica, ad esempio, a suo parere hanno assunto un "ruolo fondamentale le detrazioni per il recupero delle  abitazioni e per la riqualificazione energetica degli edifici  che, a parere dell'ANCE, dovrebbero essere confermate nei livelli 'potenziati' vigenti sino al 31 dicembre 2016 (detrazione del 50% per il recupero edilizio e del 65% per la  riqualificazione energetica), quantomeno limitatamente agli interventi più incisivi che comportino un effettivo  miglioramento dell'efficienza energetica".

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