Giovani imprenditori in forte crescita nel 2015. Gli under 35 hanno aperto lo scorso anno 120.000 nuove imprese, 46.000 delle quali nel Mezzogiorno (il 37% del totale). Le chiusure hanno, invece, riguardato 53.000 imprese di giovani con un saldo, dunque, positivo per 66.000 unità. Senza l'apporto degli under 35, lo stock complessivo delle imprese avrebbe fatto registrare una perdita di 21.000 unità.

E' questo il ritratto dell'imprenditoria giovanile nel 2015 che emerge da Movimprese, l'indagine condotta da Unioncamere-Infocamere sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.  

La vitalità imprenditoriale dei giovani italiani si registra soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, seguite dal Nord-Ovest (28.500 aperture), dal Centro (25.812) e dal Nord-Est (18.869). In particolare, è la Calabria (con il 40,9%) la regione in cui nel 2015 si e' registrato il più elevato contributo dei giovani, in percentuale, alla nascita di nuove imprese.    

L'analisi per settori mostra come i giovani imprenditori abbiano scelto nel 2015 soprattutto il commercio (25.275 iscrizioni), le costruzioni (10.342), la ristorazione (6.598) e l'agricoltura (5.478). A caratterizzarsi come attività più "giovanili" sono però le attività ausiliarie dei servizi finanziari (dove il 49,2% delle nuove iniziative è dovuto agli under 35) e gli altri servizi per la persona (46,3%).

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