“La cosa più interessante del coinvolgimento di Tor Vergata è che lì sorge un'Università, un'istituzione quasi millenaria che è stata fondata da un gruppo di idealisti e che oggi fiorisce in tutto il mondo. Lo stesso è successo con il concetto di olimpismo: l'idea è nata da un gruppo di idealisti riuniti intorno a Pierre de Coubertin e ora le Olimpiadi si svolgono ogni quattro anni, emozionando e coinvolgendo tutto il mondo".

Così ha detto Santiago Calatrava, architetto e ingegnere spagnolo, autore dell'incompiuta Città dello sport a Tor Vergata, zona che dovrebbe rientrare nel programma dei lavori per le eventuali Olimpiadi a Roma. "Portare le Olimpiadi a Tor Vergata quindi significa unire queste due istituzioni, lo sport alla gioventù, creare una simbiosi fra loro e far sì che lo spirito olimpico si diffonda ed entri a far parte del futuro della stessa Università, grazie all'aumento degli alloggi e alla creazione di un Villaggio olimpico che diventerà anche in futuro il centro della vita del campus universitario. Si tratterebbe di una situazione innovativa e straordinaria. In più Tor Vergata - ha aggiunto - ha il vantaggio di trovarsi vicino ai maggiori accessi alla città, come il Raccordo anulare, e di avere un Policlinico e una Facoltà di Medicina che sono il fiore all'occhiello di questa Università. L'Italia ha da poco vissuto con grande successo l'Expo e Roma attualmente sta ospitando tantissimi turisti per il Giubileo. Ciò significa che sia l'Italia che la Capitale sono capaci di organizzare eventi in totale sicurezza. Una garanzia per la loro candidatura ai Giochi olimpici".

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