Nel sistema produttivo italiano, anche considerando le sole imprese con dipendenti, prevalgono quelle di piccolissima dimensione. Nel 2013, segnala l'Istat nel suo report sull'imprenditorialità  in Italia tra 2012 e 2014, l'86,4% delle unità produttive con dipendenti appartiene al segmento delle "micro-imprese" (meno di 10 addetti) che assorbono il 20,5% degli addetti complessivi. La quota più alta di micro-imprese (90,3%) si riscontra nei settori delle Costruzioni e del Commercio, la più bassa nell'Industria in senso stretto (71,9%). Si stima che le imprese con dipendenti nate nel 2014 siano 111.823. Il tasso di natalità rimane pressoché stabile, passando dall'8,1% nel 2013 all'8,2% nel 2014. Il tasso di mortalita' registra invece un calo di 0,3 punti percentuali tra il 2012 e il 2013 (da 9,2% a 8,9%).

Fra il 2009 e il 2012, in un periodo di persistente recessione economica, i tassi di sopravvivenza delle imprese con dipendenti nate negli anni 2008-2012 sono differenziati a seconda del settore. Nell'Industria in senso stretto si registrano quelli piu' alti: l'84,4% delle imprese sopravvive dopo un anno mentre il 42,1% e' ancora attivo a cinque anni dalla nascita. Nel settore delle Costruzioni troviamo invece i piu' bassi: solo il 69,1% delle imprese sopravvive dopo un anno e dopo cinque anni e' ancora attivo il 25,7% delle nuove imprese. Nel 2013la quota di dipendenti delle nuove imprese sul totale dipendenti scende all'1,5% dal2,1% del 2008.

E' il settore delle Costruzioni a registrare il calo maggiore sia di nuovi dipendenti sia di quelli che perdono l'occupazione: i primi ("job creation") passano da 4,4% nel 2008 a 2,6% nel 2013; i secondi ("job destruction") da 5,0% a 3,6%.


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