La sfida del raggiungimento di ambiziosi obiettivi di efficienza energetica per il nostro paese rischia di essere messa in pericolo dal cambio, improvviso e retroattivo, delle regole sul funzionamento del meccanismo dei certificati bianchi, voluto dal Gse ad inizio del 2015. Lo afferma il Coordinamento Free (Fonti rinnovabili ed efficienza energetica) in una lettera indirizzata al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, in cui ci si chiede, tra l'altro, quali saranno i provvedimenti dopo il vertice mondiale sul clima a Parigi, la Cop21.''Gli aspetti più gravi - spiega il Coordinamento Free - riguardano la volontà del Gse'' cioe' di annullare ''l'incentivo per investimenti gia' avviati o completati'' in base a ''valutazioni che non appaiono sorrette dal quadro normativo e che determinano una disparità sostanziale tra gli stessi operatori''. ''Dopo la COP21, ci si avvia ad un nuovo impulso a livello mondiale negli investimenti sull'efficienza e sulle rinnovabili - si legge nella lettera - l'Italia in funzione dell'obiettivo di riduzione delle emissioni al 2030 dovrà accelerare l'impegno sul versante dell'efficienza''; inoltre ''la commissione Europea sta rivedendo la direttiva sull'efficienza per potenziarla''. Alla luce di ''questo quadro'' viene chiesto ''con quali strumenti il governo italiano pensa di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di efficienza e di riduzione dei gas'' serra al 2020 e al 2030.

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