Il suolo è una risorsa non rinnovabile, che in Italia va perduta al ritmo di 7 mq al secondo (dati dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale - Ispra) e che deve essere tutelata con provvedimenti urgenti ed efficaci, come il disegno di legge sul consumo di suolo in discussione in Parlamento. Questo il messaggio al centro dell'e-book “Il consumo di suolo: strumenti per un dialogo”, pubblicato dall'Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibimet-Cnr) e che raccoglie i contributi degli esperti e dei portavoce della società civile.
"La soluzione di questo problema e' indifferibile: si calcola che il 20% della fascia costiera italiana sia ormai perso, in una cementificazione che non ha risparmiato neanche 34.000 ettari di aree protette e zone a rischio idrogeologico, come riportato nell'ultimo rapporto sul consumo di suolo redatto da Ispra, che si occupa anche del monitoraggio a livello nazionale - ha detto  Michele Munafò dell'Ispra. Questa progressiva impermeabilizzazione del territorio insiste soprattutto sulle zone pianeggianti più fertili e produttive e impedisce non soltanto l'assorbimento delle piogge, aumentando il rischio di alluvioni, ma anche lo stoccaggio di CO2 di cui il comparto suolo e' responsabile per il 20%, a tutto danno dell'atmosfera. Un destino amaro quello del fragile suolo italiano, consumato a velocità record con danni irreversibili per l'umanità e per l'ambiente". Ne emerge una visione del suolo non più come superficie edificabile o merce, ma come entità deperibile da preservare tramite azioni comuni per tutte le regioni e una progettazione sostenibile che tuteli il territorio. L'uscita di questo volume avviene in un momento cruciale dell'iter legislativo del ddl, approvato il 28 ottobre dalle Commissioni Ambiente e Agricoltura e tuttora in fase di esame alla Camera".

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