Gli ultimi dettagli saranno ultimati a gennaio e, poi nell'arco di circa tre anni, prenderà corpo il nuovo campus dell'Università Bocconi secondo il piano degli architetti giapponesi dello studio Sanaa, Kazuyo Sejima e Ruye Nishizawa, entrambi premi Pritzker.
Al progetto dello studio Sanaa, vincitore del concorso internazionale indetto dalla Bocconi nel 2012, lavorano a Tokyo anche due giovani architetti italiani, Serena Di Giuliano e Nicolò Bertino, con esperienze a vario titolo tra Brasile e Australia, e Olanda. "Gli ultimi dettaglia saranno pronti a gennaio: il progetto Bocconi è molto importante, di sicuro uno spunto della possibile collaborazione tra Milano e Tokyo", ha detto Bertino, riferendosi alla riqualificazione dei 35.000 metri quadrati dell'ex Centrale del latte. Il piano, basato su sostenibilità ambientale e risparmio energetico, punta a valorizzare il parco Ravizza, a creare un parco fruibile  e pedonalizzare via Bach e via Sarfatti, oltre al riordino stradale e delle aree di sosta. Il tutto con un "investimento importante", arricchito dalla edilizia residenziale universitaria da trecento posti, da una area con piscina olimpionica e strutture sportive aperte ai cittadini, e dalla sede della Business School (tra Mba e master,  executive e uffici amministrativi). Dopo le opere di bonifica dell’area, il comune di Milano ha rilasciato a dicembre 2014 il primo permesso per costruire e, appena pochi mesi fa, ha firmato la convenzione con la Bocconi sull'ambizioso progetto.

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