Si rafforza la presenza oltre confine delle nostre multinazionali: +8,9% di imprenditori per il mondo rispetto al 2007, +23,4% di addetti, +40,4% di fatturato. E cresce il valore dell'export delle aziende nazionali: +5,7% dal 2007. Sono i dati forniti dal Censis. L'economia italiana si trasforma: sarà  sempre più apolide, afferma il Censis. Dei primi 15 gruppi industriali italiani per volume d'affari oggi sono soltanto in 2 a realizzare in Italia la maggior parte del loro fatturato. Per tutti gli altri il giro d'affari all'estero vale tra il 60% e l'80% del fatturato complessivo. Negli anni della crisi
l'economia italiana ha sofferto a causa del crollo della domanda interna, della caduta degli investimenti produttivi e del peggioramento della finanza pubblica. E le multinazionali italiane hanno reagito rafforzando la loro presenza oltre confine. Anche le grandi imprese di costruzioni italiane, che nel periodo 2004-2013 hanno registrato una caduta del 7,2% del fatturato interno a causa del crollo degli investimenti pubblici, hanno incrementato del 204,6% il fatturato realizzato all'estero, con il risultato che oggi questa componente rappresenta due terzi del loro giro d'affari.

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