Lo scorso 2 maggio è stato inaugurato a Milano il nuovo Museo della Pietà Rondanini di Michelangelo Buonarroti. Un lavoro avviato nel 2012 su sollecitazione dell’architetto Stefano Boeri, allora assessore alla Cultura.

La Pietà – ospitata da oltre sessant’anni nel Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco all’interno della Sala degli Scarioni in un allestimento realizzato dallo studio BBPR – è stata ricollocata nel cinquecentesco ex Ospedale Spagnolo, sempre all’interno del Castello Sforzesco.

A Michele De Lucchi è stato affidato il nuovo allestimento che ha scelto di lasciare la sala quasi del tutto vuota, a eccezione di tre panche in rovere poste davanti all’opera, con altezze graduate per permettere una visuale completa, e di un leggio con le informazioni storiche. Il pavimento in legno di rovere di tonalità chiara dona calore all’ambiente e produce un contrasto materico che valorizza il bianco del marmo.
L'essenzialità dell'allestimento valorizza il significato espressivo e la potenza struggente dell’opera cui Michelangelo lavorò fino agli ultimi  giorni della sua vita.

Oltre alle tematiche relative all’allestimento che hanno richiesto un’approfondita riflessione sulle scelte per una corretta collocazione di un’opera di questa portata, si sono dovuti affrontare anche gli aspetti di messa in sicurezza. La vicinanza del passaggio di una linea della metropolitana ha, infatti, richiesto una particolare attenzione alla difesa dalle vibrazioni, anche in previsione di eventuali – seppure poco probabili – eventi tellurici. Sulla base di un’analisi realizzata dal Politecnico – incaricato dal Comune di Milano – è stata realizzata una piattaforma antivibrante che isola la statua da un qualsiasi movimento impresso da fattori esterni. Le vibrazioni del traffico vengono assorbite da appoggi in gomma posti sotto il piedistallo.
Hanno partecipato a questa importante realizzazione alcune aziende specializzate. Miyamoto International, società di ingegneria specializzata nella progettazione antisismica; la multinazionale giapponese Thk ha realizzato la piattaforma antisismica; Sismocell, brand di sistemi antisismici della bolognese Reglass H.T., ha predisposto i dispositivi di sicurezza per la tutela in caso di eventi di intensità estrema; il piedistallo è stato realizzato dall'italiana Goppion.
 

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