Su 124 Mtep di energia consumata in Italia nel 2013, ben 20,7 sono derivati da fonti rinnovabili,ovvero il 16,7% del totale. Di questi, il 51% sono stati utilizzati nel settore termico, il 43% in quello elettrico e il 6% come biocarburanti nel settore trasporti. Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto statistico "Energia da fonti rinnovabili in Italia - 2013", redatto dal Gestore dei servizi energetici. Per quanto riguarda il settore termico nel 2013 sono stati consumati 10,6 Mtep di energia da fonti rinnovabili (18% dei consumi complessivi di energia termica), di cui 9,8 Mtep in modo diretto (stufe, camini, pannelli solari, pompe di calore, impianti di sfruttamento del calore geotermico) e 0,8 Mtep come consumi di calore derivato. Le bioenergie hanno fornito il contributo più rilevante (7,8 Mtep) grazie soprattutto al notevole consumo di biomassa solida nel settore domestico. Molto significativo e' anche il contributo delle pompe di calore (2,5Mtep), mentre e' ancora limitato il contributo della risorsa geotermica e di quella solare. Nel settore elettrico, grazie ai quasi 600.000 impianti per circa 50.000 MW di potenza installata, sono stati prodotti nel 2013 112 TWh da fonti rinnovabili (il calcolo "normalizzato" e' di 103 TWh, equivalenti al 31% dei consumi complessivi di energia elettrica). La fonte idraulica e' quella che ha contribuito maggiormente (47%), seguita da quella solare (19%), dalle bioenergie (15%) e dalla fonte eolica (13%). Nel settore trasporti, infine, sono stati immessi in consumo 1,25 Mtep di biocarburanti sostenibili (oltre 1,4 milioni di tonnellate), in gran parte costituiti da biodiesel (94%).Rispetto all'obiettivo settoriale fissato dalla UE per il 2020 (10%), l'Italia si attesta poco al di sotto del 5%.Con il 16,7% di consumi finali di energia coperti da rinnovabili, l'Italia nel 2013 ha quasi raggiunto l'obiettivo europeo del 17% al 2020, avvicinandosi a quello prefigurato dalla Strategia Energetica Nazionale del 19-20% sempre al 2020.

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